Giorno Pagano della Memoria
Non a caso questo è il primo articolo di questo blog: in questo stesso giorno, nell’Anno Volgare Imposto 391, l’Imperatore Teodosio emanò un editto di condanna di tutte le pratiche Pagane sopravvissute alla conversione dell’Impero al Cristianesimo.
Nello stesso giorno il Fuoco di Vesta, che per centinaia d’anni aveva bruciato vegliato dalle Vestali, venne spento: gesto studiato per simboleggiare la fine della sacralità del fuoco caro a tutte le religioni pagane, e non a caso scelto come simbolo dell’Inferno Cristiano.
In questo giorno tutte le religioni cosiddette neo-pagane celebrano il Giorno Pagano della Memoria, in onore di tutti i confratelli e di tutte le consorelle che sono state trucidate nei secoli ad opera degli autoproclamatisi portatori di Verità.
Amati Fratelli, Amate Sorelle, vi abbiamo perso, ma mai dimenticato…
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PER TUTTE COLORO CHE SONO MORTE
Per tutte coloro che sono morte denudate, rasate, rapate.
Per tutte coloro che hanno invocato invano la grande Dea solo per aver la lingua strappata alla radice.
Per tutte coloro che sono state trafitte, torturate, spezzate sulla ruota per i peccati dei loro Inquisitori.
Per tutte coloro la cui bellezza suscitò il furore dei torturatori; per tutte coloro cui la bruttezza fu condanna.
Per tutte coloro che non eran belle né brutte, ma solo donne orgogliose.
Per tutte le abili dita spezzate dalla morsa.
Per tutte le braccia morbide strappate dall’alveolo.
Per tutti i seni in boccio dilaniati da pinze incandescenti.
Per tutte le levatrici uccise per il peccato di aver fatto nascere l’uomo in un mondo imperfetto.
Per tutte quelle streghe, mie sorelle, che respiravano più liberamente avvolte dalle fiamme, sapendo, mentre abbandonavano le spoglie femminili, e la carne bruciata cadeva come frutta nelle fiamme, che solo la morte le avrebbe mondate del peccato per cui morivano: il peccato di esser nata Donna, che è più della somma delle parti di un corpo femminile.Erika Jong
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