Rituale del Cuore di Strega
Il Talismano del Cuore di Strega è una rielaborazione di alcuni Rituali che si trovano in molti Grimori e si tramandano in molte tradizioni orali, che ho cercato di rendere coerente dal punto di vista delle corrispondenze per essere adatto ad ogni sentiero di Magia Naturale. L’ho provato in prima persona all’inizio del mio Cammino, e lo consiglio sempre ai neofiti che mi chiedono con quale rituale si può iniziare a praticare. Il Cuore di Strega infatti allontana le negatività, aiuta ad aver fiducia in noi stessi, stimola le energie nascoste, attira l’amore e, al contempo è un ottimo esercizio per iniziare a lavorare su corrispondenze, manufatti ed amuleti.
Come dicevo, l’esecuzione del Rituale del Cuore di Strega è piuttosto semplice: durante la Luna crescente, accendiamo sull’altare una candela di colore rosso scuro, sediamoci con lo sguardo rivolto a Oriente, e rilassiamoci per qualche minuto. Tagliamo quindi da un pezzo di cotone o seta, anch’esso rosso scuro, due cuori, poi cuciamoli insieme con del filo di cotone nero, ponendo tra i due lembi uno spicchio d’aglio, un pezzetto d’argento, tre cristalli di sale grosso, tre grani d’olibano e tre di mirra.
Mentre lavoriamo cerchiamo di mantenere la concentrazione focalizzando l’obiettivo che ci prefiggiamo, spendendo anche se lo riteniamo opportuno e coerente con il nostro Cammino qualche parola di richiesta di protezione e ringraziamento alle Deità. In questo caso è più indicata una liturgia spontanea e semplice, a cuore aperto, rispetto a un rituale rigido e canonizzato.
Una volta terminato, il talismano va portato sempre con noi, magari in una tasca, tenendolo sul lato sinistro del corpo. Sarebbe bene rinnovare il rito ogni 3 mesi, sempre in Luna crescente, mantenendo il solo pezzo d’argento, seppellendo l’aglio e il sale, bruciando il cuore di seta e offrendo l’incenso alle Deità come ringraziamento per la protezione ricevuta.
Ricordiamoci che è in ogni caso buona norma purificare adeguatamente il luogo e gli strumenti utilizzati e seppellire tutti i simulacri e i rimasugli del rito una volta terminato.
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