Il Violinista della Metro

25 Settembre 2019 at 12:44

Voglio raccontarvi una favola: qualcosa che è successo, o che potrebbe accadere. O magari sta succedendo proprio in questo istante. Proprio a un passo da noi…

“La stazione della metro brulica di gente raggomitolata nei cappotti. Un freddo mattino di gennaio come ce ne sono tanti, pieno di persone che, come tante formiche, inseguono i loro impegni.
Un uomo come tanti, jeans e cappellino da baseball, si ferma accanto ad alcuni cestini. Appoggia a terra la custodia che porta con se, estrae un vecchio violino, ed inizia a suonare.
Centinaia di persone, strette in cappotti e pensieri, gli passano accanto mentre l’aria della stazione si riempie delle note della sua musica.
Dopo circa tre minuti, per la prima volta un uomo rallenta e si volta a guardare il violinista della metro. Sembra sul punto di fermarsi, ma il ricordo di un qualche impegno lo attrae via, come spinto da una calamita. Qualche altro minuto, ed il primo dollaro viene lanciato dentro la custodia, da una donna che non rallenta il passo.
Chi presta più attenzione allo spettacolo del violinista della metro, è un bambino di tre anni. Si ferma ad ascoltare a bocca aperta, rapito dalla musica. Mentre la madre lo trascina via irritata, il bimbo continua a voltare la testa per cogliere le ultime note prima di girare l’angolo. La stessa scena si ripete svariate volte, con molti bambini. Nessuno dei genitori si ferma.
Quando il violinista della metro smette di suonare, nessuno applaude. Nessuno si ferma. Nessuno si accorge di nulla. Quel momento si è dissolto nel brusio della stazione, quasi non fosse mai esistito. Perduto nella fredda aria di un mattino d’inverno.”

Questa storia, simile a molte altre che si svolgono ogni giorno in ogni città del mondo, ha avuto luogo la mattina del 12 gennaio del 2007. Il suo teatro è stato la stazione dell’Enfant Plaza, tra le più grandi della metropolitana di Washington DC.
Nei 45 minuti  di esibizione del violinista della metro, gli passarono davanti 1.097 persone, ma solo 27 passanti lasciarono del denaro nella custodia: 32 dollari. la maggior parte senza nemmeno rallentare il passo. Solo sette infatti si fermarono brevemente ad ascoltarlo. Solo una lo riconobbe…

Si, perché quel violinista della metro era Joshua Bell: uno dei più grandi musicisti viventi.

Bell suonò sei pezzi di Bach, tra i più complessi mai scritti, usando uno Stradivari del valore di tre milioni e mezzo di dollari.
Tre giorni prima della sua esibizione anonima nella metro, Joshua Bell propose un repertorio simile alla Simphony Hall di Boston, dove il prezzo per un posto in platea era di 100 dollari. Fece il tutto esaurito.

Non abbiamo più il tempo di apprezzare la Bellezza. Forse nemmeno la capacità di riconoscerla, o la sensibilità di comprenderla.

Quante altre cose ci stiamo perdendo?