Luna della Nebbia
La prima luna dell’anno secondo le Tradizioni più antiche, perché durante il suo corso avviene il Capodanno Celtico di Samhain, la Luna della Nebbia è anche conosciuta nelle zone mediterranee come Luna della Neve. La ragione di questi due nomi è semplice: nelle zone più fredde durante questa lunazione si avevano le prime ghiacciate e le prime nevi, mentre nei climi più temperati si è soliti in questo periodo svegliarsi con le classiche nebbie mattutine.

In questo periodo il sole comincia ad essere tiepido e le giornate belle sono una sorta di illusione: la natura sta andando a dormire, la neve è la sua coperta e la nebbia il suo sudario. Gli alberi si stanno spogliando delle foglie, i rami sono come scheletri stesi al cielo novembrino, come mani di morti che escono dalla terra artigliando l’aria senza poterla afferrare. Le energie vitali sono incentrate nella terra, al sicuro nelle radici. Gli animali cominciano il loro letargo dopo mesi di provviste sottoforma di grasso sottocutaneo. Gli uccelli migrano nei luoghi più caldi abbandonando i nidi che ritroveranno in primavera, al loro ritorno. L’uomo raccoglie gli ultimi frutti dell’orto: zucche, rape. Ortaggi resistenti con i quali può fare zuppe calde e nutrienti.
La Luna della Nebbia e il suo legame con il Mondo degli Spiriti
La Luna della Nebbia si chiama così anche per un altro motivo: proprio come la nebbia è la luna dell’indistinto, del velo. È la luna che richiama alla prudenza del non vedere esattamente che cosa abbiamo davanti, cosa ci può aspettare nell’oscurità. Inglobando il sabba di Samhain questa luna ci riporta al mondo degli spiriti, al sipario che ci divide da questo magico reame che si fa sempre più sottile. In questa luna si comincia ad affrontare la pressante presenza della morte nei nostri giorni, sotto la forma dell’oscurità che ci sta innanzi, che dobbiamo superare: un ostacolo che solo i più forti riusciranno a vincere. È quindi la lunazione adatta ad esaminare ciò che siamo, dove stiamo mettendo i piedi, tagliare i rami inutili che altrimenti ci appesantirebbero il cammino verso la rinascita, trascinandoceli dietro nel passaggio oltre il velo della morte.
Questa lunazione ci fa capire che un nuovo ciclo è alle porte, che tutto ciò che era vivo morirà per poter così tornare alla vita nuovamente, uscendo dall’oscurità e riappropriandosi del calore della vita. Il sentiero sul quale camminiamo non smette di esistere, ma diviene più buio, freddo, oscuro e abbiamo bisogno di tenere l’attenzione più incentrata sulla nostra introspettiva, raggrumare le energie che abbiamo per cambiare noi stessi, raccogliere le forze che ci serviranno per affrontare la lunga notte che ci attende. Una notte avvolta da una caligine spumosa che non ci permette errori di calcolo perché un singolo passo può esserci fatale per vivere nuovamente nella pienezza di ciò che saremo: persone nuove, con nuove foglie da alimentare, nuovi fiori da far sbocciare, nuovi progetti da realizzare, nuovi frutti da maturare.
Come festeggiare la Luna della Nebbia
A livello magico è il momento più introspettivo, di scoperta di sé, di esplorazione del nostro lato oscuro e, come è ovvio, è anche il momento più adatto alla divinazione in quanto il muro che ci separa dal mondo dell’invisibile si assottiglia e diventa facilmente penetrabile e attraversabile da entrambi i lati, proprio come una nebbia. Non per niente è anche nota come Luna degli Antenati. In antichità in questo momento ci si prendeva cura degli attrezzi lavorativi affinché siano pronti e rinnovati per il lungo uso che faremo di loro nei mesi della semina, del raccolto.
Possiamo festeggiarla indossando qualcosa di color nero o blu scuro, bruciando candele di color porpora e dell’incenso di artemisia, decorando la tavola con aglio e cipolle, mangiando biscotti allo zenzero e bevendo vino rosso, ricambiando con benevoli gesti le persone che in questo anno ci hanno dato molto. Portiamo a termine tutto ciò che abbiamo lasciato in sospeso: è tempo di riflettere e di ringraziare.
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