Luna del Ghiaccio

I giorni della Luna del Ghiaccio si compiono nel bel mezzo del periodo Invernale, in prossimità di quelli che per la Tradizione sono i “giorni della merla”, i gelidi ultimi tre giorni di Gennaio, che aprono le porte al sabba di Imbolc.
In questi momenti si centellina la poca legna rimasta, si verificano le provviste che si sono assottigliate durante l’inverno, e si aspetta con pazienza l’arrivo della luce e del caldo. È il momento delle divinazioni e delle profezie su come andrà l’anno in entrata, esattamente come nella leggenda della Merla. In questa lunazione si comincia a calcolare quale è il periodo migliore per seminare.
La Luna del Ghiaccio è nota in questo modo per la distesa fredda che ricopre la terra in questo periodo. E proprio a cavallo di questa luna il bucaneve, per primo, spezza questa coltre e germina. Il ghiaccio, riflettendo la luce del sole, crea la bellezza estatica del riflesso, come migliaia di diamanti e ci ricorda che la luce sta riprendendo il suo posto. Similmente, è anche la luna della purezza, della purificazione tipica di febbraio e della Candelora, infatti un altro suo nome è Luna Immacolata. Non per niente il suo colore è il bianco, sia come la neve, sia come nascita. Ed il bianco, è un colore simbolicamente legato al principio delle cose, così come il nero è legato alla loro conclusione.
È la luna del ritorno all’infanzia, ai giochi nella neve, alla spensieratezza. Verso la fine di questa lunazione si comincia ad aprirsi nuovamente all’esterno, si risveglia la nostra fanciullezza. Lo vediamo anche con il cadere del carnevale, derivata dai Saturnali e Baccanali romani, dove il caos aveva il sopravvento sull’ordine costituito e dove tutto era concesso e dai quali ancora arriva il termine fare “baccano” per riferirsi ad una confusione incredibile.
Verso la fine di questa lunazione la vita ci reclama e cominciamo ad aver desiderio di mettere ordine tra le nostre cose, spolverare, aprire le finestre e far uscire l’inverno, far circolare nuova aria, nuova energia. Mettiamo in ordine i nostri pensieri, le nostre cose e buttiamo via ciò che non ci serve più. È il momento dell’attesa del risveglio, quando tutto è pronto e si aspetta solo l’ora fatidica. Un poco come in una mascherata a sorpresa, quando aspettiamo al buio, consapevoli che presto la porta si aprirà, le luci si accenderanno e si griderà tutti insieme: “primavera!”
La luna del Ghiaccio o luna Immacolata è quella del risveglio, come gli animali che proprio in questo periodo escono dal loro letargo. È un momento utile per sbarazzarsi delle cose inutili che teniamo a far polvere in qualche armadio, è il momento di mettere ordine nella propria spiritualità, di capire cosa vogliamo che germini nel nuovo anno e coltivarlo, tenerlo da conto. Qualsiasi cosa sia, dall’amore alla spiritualità. Un’amicizia. Un progetto. Cose nuove arrivano, cose vecchie vanno a morire. E spesso affinché una cosa viva, è necessario che un’altra muoia, poiché nella vita e nel ciclo naturale delle cose è così che tutto rimane in equilibrio. Tuttavia, non è il momento di essere tristi per quanto perdiamo: questa luna ci ricorda di mantenere un cuore fanciullo, di rinnovarci in vista della primavera.
Possiamo festeggiare questo Esbat indossando qualcosa di bianco e bruciando candele dello stesso colore, ed incensi a base di salvia bianca. Dopo il banchetto serale consumeremo cioccolata e latte, mettiamo nelle nostre case dei fiori bianchi, chiedendo alla Luna Immacolata di rendere migliore la nostra esistenza. Possiamo mettere in rima la nostra preghiera, che potremo anche scrivere su un foglio di carta bianca e affidarlo ad un corso di acqua corrente, affinché trasporti le nostre richieste agli Dei.
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