11 Novembre 2021 at 08:00
Non è inusuale, nel periodo dell’inizio di Novembre, che l’inverno si prenda una sorta di pausa, e che per qualche giorno si possa assaporare una sorta di colpo di coda dell’estate. Questo particolare periodo, tradizionalmente collocato nei giorni dall’11 al 13 novembre, prendono il nome di Estate di San Martino. La Storia dell’Estate di San Martino Questo nome non è casuale: si ispira alla vicenda del vescovo Martino di Tours, uno dei primi Santi non martiri proclamati dalla Chiesa Cattolica. Prima di convertirsi al Cattolicesimo, Martino era un soldato dell’Impero Romano, e si racconta che nel 335, durante un turno di guardia, incontrò un uomo seminudo. Senza esitare, estrasse la spada e tagliò il suo mantello in due, per donarne un pezzo allo sfortunato. Immediatamente le nubi si squarciarono e dei caldi raggi di sole andarono a riscaldare lo sventurato mendicante ed il suo benefattore, come se fosse giunta una […]
11 Novembre 2019 at 13:07
Novembre è una delle poesie più note di Giovanni Pascoli, che la inserì nella raccolta Myricae fin dalla sua prima edizione, quella del 1891, dopo averla pubblicata sulla rivista Vita nuova. Il fulcro del componimento è nella descrizione del paesaggio che, come in molte altre liriche del poeta,, assume una doppia valenza: dietro un’apparenza di armonia e serenità, è costantemente presente la minaccia della morte. Una mite giornata autunnale trasmette temporaneamente l’illusione che sia primavera: è infatti novembre, il mese solitamente dedicato alle celebrazione degli estinti, ed in cui l’11 cade “l’estate di San Martino”. Gèmmea l’aria, il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l’odorino amaro senti nel cuore… Ma secco è il pruno, e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno, e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno. Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano, da giardini ed orti, di […]
11 Novembre 2018 at 13:25
La nebbia agli irti colli è una locuzione conosciutissima che nasce dall’incipit della lirica San Martino di Giosuè Carducci, datata 8 dicembre 1883 e inizialmente intitolata Autunno. Fa parte della raccolta Rime nuove ed è ispirata alla festività di San Martino, che cade l’11 novembre. Come da tradizione, in questo giorno, nelle campagne toscane si praticava la “svinatura”: si estraeva il vino novello dai tini e, una volta conclusa la fermentazione per separarlo dalle parti solide, lo si versava nelle botti. Questa pratica, per i contadini, significava la fine del lavoro nei campi e l’inizio del riposo invernale. La nebbia a gl’irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l’uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d’uccelli neri, com’esuli pensieri, […]
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